La nuova dimensione della salvaguardia del mare.
Attivando un circolo virtuoso trasformiamo i rifiuti di plastica abbandonati in strumenti per promuovere la difesa dell’ambiente marino e delle sue biodiversità.
Il Mare in 3D
I risultati
- Studenti e insegnanti coinvolti
- Eventi di disseminazione scientifica organizzati
- Persone attivamente coinvolte
- Kit didattici prodotti con plastica riciclata
In collaborazione con: Scuola di Robotica
LA SFIDA: liberare il mare dalla plastica
Il Mar Ligure, con la sua ricchezza di risorse naturali e ittiche, attira da sempre un gran numero di turisti e appassionati pescatori in ogni stagione dell’anno.
L’inquinamento da plastica di attrezzature da pesca come reti, lenze e nasse e dei rifiuti abbandonati sulle spiagge rappresenta per i fondali e le coste della Liguria una delle emergenze ambientali più gravi. Questi rifiuti hanno tempi di degradazione lunghissimi e, oltre a deturpare la bellezza del paesaggio, quando si incastrano sui fondali causano ingenti danni all’ecosistema marino. Solo attraverso campagne mirate di educazione ambientale che facciano toccare con mano l’impatto dell’uomo sull’ambiente è possibile contrastare questo grave problema.
Il corretto smaltimento dei rifiuti e il loro riutilizzo possono trasformarsi in una preziosa opportunità per veicolare un messaggio di sostenibilità che agisca in modo più diretto e immediato innescando comportamenti virtuosi. L’utilizzo di tecnologie innovative offre soluzioni sostenibili rispettose dell’ambiente e crea le premesse per un’esperienza di riciclo capace di raggiungere anche un più ampio respiro sociale.
GLI OBIETTIVI: innovare per salvaguardare il mare
L’obiettivo del progetto Il Mare in 3D è sviluppare soluzioni innovative di recupero e riciclo di materiale plastico, operando secondo i principi dell’economia circolare per innescare un processo virtuoso.
La sua finalità specifica è trasformare gli attrezzi da pesca dismessi e tutto il materiale plastico proveniente da attività di pulizia dei litorali e dei fondali in oggetti utili a far comprendere la fragilità dell’ambiente marino e l’importanza della sua conoscenza e tutela.
IL NOSTRO PROGETTO: tutelare il mare con il riciclo e il riuso della plastica grazie alla stampa 3D
Il Mare in 3D è un’iniziativa promossa da Costa Crociere Foundation in coordinamento con la Scuola di Robotica di Genova che si connette con due altri progetti patrocinati dalla Fondazione, “Abbracciando il Mar Tirreno” e “Rotta verso un Mare Blu”, entrambi finalizzati a fare cultura sui temi dell’ambiente e a svolgere attività di pulizia e recupero di rifiuti in plastica. Un progetto triennale che persegue la salvaguardia del mare come risultato dell’incontro tra uso etico delle tecnologie, passione per la didattica e divulgazione scientifica.
Dalla creazione di punti di raccolta dove depositare il materiale frutto dell’attività di pulizia dei litorali e dei fondali nasce l’idea di individuare una modalità originale e innovativa per trasformare la plastica raccolta in testimonianza tangibile di queste azioni di tutela ambientale.
I rifiuti come il PET e il nylon delle reti da pesca dismesse, vengono così destinati a nuova vita grazie all’utilizzo della stampa 3D, che permette di trasformare una serie di oggetti disegnati al computer in forme tridimensionali pronte per essere utilizzate in diverse attività di divulgazione e sensibilizzazione: kit didattici dedicati al mondo del mare per bambini non vedenti e per le scuole, ma anche boe per segnalare percorsi di snorkeling naturalistico (Sentieri Blu) e attrezzature per la pulizia dei fondali marini.
Il messaggio di tutela del Mare in 3D si concretizza anche una serie di iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento di scuole, operatori locali, cittadini e turisti nelle località balneari liguri per la salvaguardia dell’ecosistema marino e con giornate dedicate allo snorkeling – eco-pinneggiate – per il recupero di materiali in mare e in spiaggia.
Particolare attenzione è stata rivolta alle attività didattiche, che hanno coinvolto anche studenti provenienti da contesti difficili e a rischio di allontanamento dal percorso scolastico, fornendo loro competenze tecniche nel processo di stampa in 3D e delineando un percorso professionalizzante che costituisce il valore aggiunto di un progetto non semplicemente focalizzato su tematiche ambientali, ma anche formative e sociali.